La settimana scorsa sono stata a vedere Cesare Cremonini a San Siro con mia sorella e alcuni suoi colleghi davvero simpaticissimi.
Ogni volta che mi avvicino ad un concerto mi chiedo come andrà, perché purtroppo più passa il tempo più il volume alto mi infastidisce e mia sorella ama vivere i concerti da sotto il palco, in mezzo alla folla, per urlare, saltare e divertirsi più che mai. Anche a me diverte perché mi da modo di sfogarmi un po’, di cantare a squarciagola i miei testi preferiti e non mi importa se uscendo l’orecchio fischia come una teiera impazzita perché l’adrenalina che un concerto ti lascia dentro è qualcosa di meraviglioso. Per questo i soldi spesi in musica per me non saranno ma soldi buttati.
Questa volta stare in piedi è stato stancante. È stato più faticoso saltare e gridare e rendermene conto è stato brutto e triste però ho anche capito che io alla musica, ai concerti e alle canzoni gridate a squarciagola non rinuncerò mai.
Sarò solo seduta sugli spalti. Ma sarò quella in piedi che grida e balla come non mai… e che ogni tanto si concede pure di sedersi!
Perché questa sono io. È solo questione di adattarsi un po’.